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17.06.2016

Secondo dati dell’OMS, la prevalenza dell’obesità a livello globale è raddoppiata dal 1980 ad oggi: nel 2008 si contavano oltre 1,4 miliardi di adulti in sovrappeso (il 35% della popolazione mondiale) ovvero oltre 200 milioni di uomini e oltre 300 milioni di donne pari all’ 11% della popolazione mondiale.

Ad oggi il problema dell’obesità ha iniziato ad interessare anche le fasce più giovani della popolazione, si stima che nel 2011 ci fossero nel mondo oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso e in italia il sistema di monitoraggio ‘OKkio alla Salute’ del Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie (Ccm) del Ministero, ha riportato che il 22,9% dei bambini tra gli 8-9 anni è in sovrappeso e l’11,1% in condizioni di obesità.

Questo dato è particolarmente preoccupante in quanto indica che il fenomeno obesità è in espansione e colpisce più frequentemente le generazioni più giovani per poi protrarsi nel tempo.

Ad oggi in Italia il 32% degli adulti è sovrappeso, mentre l’11% è obeso, dunque oltre 4 adulti su 10 hanno problemi importanti con la nutrizione.

l binomio vincente?

Nutrizione e allenamento.

Il legame alimentazione, salute e forma fisica costituisce oggi un valore sia individuale che sociale fondamentale per realizzare una migliore qualità della vita.

La differenza tra un atleta e un ‘pantofolaio’ riguarda essenzialmente la quantità di calorie, ossia la ‘benzina’ che deve essere introdotta quotidianamente per assolvere la maggior richiesta di energia, determinata dall’aumento del lavoro muscolare. Il fabbisogno calorico di uno sportivo può oscillare dalle 2.500 alle 5.000 kcal al giorno, contro le 1800-2000 di chi non pratica attività motoria, in funzione del sesso, dell’età, dell’intensità e durata dello sforzo sostenuto e della disciplina praticata.

La distribuzione dei nutrienti è fondamentale per uno stile di vita sano.

Un discorso a parte lo merita l’apporto idrico, che deve essere abbondante prima, durante e dopo lo sforzo fisico dai 2 ai 5 litri a seconda dello sforzo fisico sostenuto e della conseguente perdita di liquidi e sali minerali.